Tracce di disegni, simili alla serie che qui sotto propongo, si trovano sui miei quaderni delle scuole elementari, sopravvissuti e custoditi grazie a quell’amore materno di cui ho così tanto beneficiato. Allora animavo il mio mondo con delle “e” che divenivano umani, animali ed extraterrestri. Essi circumnavigavano le pagine dei miei quaderni e dei miei primi compiti, entravano nelle righe, nei dettati e sulle copertine e …già danzavano! Oggi, pur continuando la danza, sono diventati anche i testimoni dello smarrimento, dell’orrore, della fragilità e della solitudine di questo tempo.
Tecnica mista su carte di varie dimensioni.