Queste immagini raccontano di un omaggio che alcuni amici di Volterra hanno voluto fare alle mie opere. Durante uno degli appuntamenti di Volterra teatro sono state proiettate alcune opere sulla facciata dell’antico Palazzo dei Priori regalandomi cosi il sottile piacere di sentirmi ancora più figlio di questa città straordinaria. Una città dalla quale molto ho imparato, a partire dallo scultore Mino Trafeli, amico e compagno di viaggio, dalla modernissima deposizione di Rosso Fiorentino, dai misteri etruschi ammassati nel Museo Guarnacci, dalle mani sapienti dei vecchi alabastrai e dal volontariato fatto in età giovanile in quello che era l’immenso Ospedale Psichiatrico, dove mi educai, per la prima volta, in favore “degli ultimi”. Oggi vado raramente a Volterra, pur desiderandola ancora tanto, perché questo desiderio di lei, delle sue strade, della sua gente e del suo vento pungente, resti intatto ed ogni volta mi ritorni l’incanto e la meraviglia.